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Gli effetti del caffè: i falsi miti legati alla caffeina e gli effettivi rischi per la salute

Nonostante le convinzioni sugli effetti del caffè siano molte e contrastanti nell'opinione pubblica, numerosi studi scientifici stanno facendo luce sui suoi effettivi benefici e sui danni che può provocare alla salute. Nella maggior parte dei casi, gli aspetti negativi legati a una delle bevande più consumate al mondo sono dovuti a un suo abuso eccessivo e alle conseguenze che esercita sulle persone con determinate predisposizioni.

La caffeina, effetti collaterali?

Uno dei principali fattori chiamati in causa è la presenza della caffeina, che essendo un alcaloide agisce come eccitante su tutto l’organismo: per questo motivo se ne consiglia un consumo misurato. Per comprendere il suo potenziale basta chiedersi quanto dura l’effetto della caffeina, che varia dalle 3 alle 5 ore in base all'età e al peso corporeo: per questo motivo si consiglia un massimo di 4 tazzine al giorno, evitando di berlo a fine giornata.

Gli effetti collaterali della caffeina sono numerosi e, a differenza di quanto si possa pensare, non sempre dannosi per la salute: come per la maggior delle sostanze contenute negli alimenti, la moderazione può fare la differenza. Tra i più conosciuti effetti del caffè c’è la stimolazione della concentrazione, un dato positivo per studenti e lavoratori con ritmi stressanti, ma negativo in quanto è la principale causa di insonnia. Rendendo più svegli e vigili, al tempo stesso può aumentare lo stato d’ansia in coloro che ne sono soggetti, e in dosi maggiori favorisce il l’irritabilità.

Caffè vasocostrittore o vasodilatatore?

In molti si chiedono se il caffè è vasocostrittore o vasodilatatore. Strano ma vero: la caffeina svolge entrambe le azioni seppur in aree diverse del corpo. La stimolazione che esercita sull'organismo permette un maggiore afflusso di sangue al cuore, quindi con un effetto vasodilatatore sul sistema cardiaco. A livello cerebrale, invece, si comporta come vasocostrittore riducendo il diametro delle vene nel cervello.

Caffè e mal di testa

Sulla base di quanto detto, il rapporto tra caffeina e mal di testa è un altro mito da confermare. Essendo vasocostrittore delle funzioni cerebrali, infatti, allevia facilmente i dolori dovuti all'emicrania e la cefalea svolgendo un leggero effetto analgesico.

Caffè e cuore

Anche la relazione tra caffeina e cuore è dunque positiva, tenendo bene a mente di non superare le dosi consigliate, che ammontano a un massimo di 4 espressi al giorno. Favorendo la circolazione, infatti, aumenta le contrazioni del miocardio consumando una maggiore quantità di ossigeno. Secondo recenti studi, il caffè è in grado di proteggere il cuore dall'invecchiamento, riparando inoltre le cellule danneggiate: bevendolo con parsimonia, quindi, può apportare preziosi benefici a tutto il sistema cardiovascolare.

Caffè e vita sessuale, erezione e testosterone

Favorendo l’afflusso del sangue, di conseguenza gli effetti del caffè sull'erezione migliorano le prestazioni maschili sotto le coperte agendo come un viagra naturale. Come in tutti gli altri casi elencati bisogna berlo con parsimonia, beneficiando delle sue proprietà anche per migliorare la vita sessuale. Aumentando il numero di tazzine al giorno (oltre a 5) la situazione però si capovolge drasticamente, riversando gli effetti del caffè sul testosterone, la cui produzione rischia di diminuire causando la tanto temuta disfunzione erettile.

Effetti caffè sulla pressione sanguigna

Tra i fattori da non sottovalutare per i consumatori abituali ci sono gli effetti del caffè sulla pressione, i quali possono apportare uno stato di ipertensione ai soggetti predisposti. A chi soffre di pressione alta, infatti, si sconsiglia di berlo con una frequenza abituale per via della sua capacità di aumentare il flusso sanguigno, quindi il battito cardiaco e nei casi estremi la tachicardia.

Effetti caffè sui bambini

L’iperattività e l’aumento del battito cardiaco accentuano gli effetti del caffè sui bambini, motivo per cui se ne sconsiglia caldamente la somministrazione almeno fino ai 12 anni. La stimolazione dovuta alla caffeina, infatti, rischia di compromettere la funzionalità dell’organismo dei più piccoli anche in minime dosi.

Effetti caffè sul metabolismo

Il consumo abituale di caffè, sempre e comunque moderato, influisce positivamente sulla linea: gli effetti della caffeina sul metabolismo, infatti, sono molto positivi. Questa sostanza è in grado di aumentare l’attività metabolica dal 3% all’11%, facendo bruciare dalle 100 alle 500 kcal al giorno in relazione al numero di tazzine bevute (non più di 5), il peso corporeo e la proprio massa muscolare.

Caffeina e depressione

Il rapporto tra caffeina e depressione si riscontra soprattutto in caso di astinenza, cioè quando si diminuisce la quantità di caffè quotidiano (specie chi ne abusa) in modo repentino. Essendo una sostanza stimolante, la conseguenza diretta quando viene privata all'organismo è una forma di lieve stato depressivo e ansioso. Questo effetto non è riconducibile allo sviluppo di una vera e propria patologia, tuttavia il consumo eccessivo di caffè è sempre sconsigliato ai soggetti vulnerabili alla depressione.

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